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Madonna della Corona: il santuario incastonato nella roccia

Il fascino mistico e silenzioso del luogo che stiamo per descrivervi ci ha lasciato davvero senza fiato. Oggi vi portiamo con noi al santuario della Madonna Corona incastonato a strapiombo tra le rocce della valle dell’Adige, più precisamente a Spiazzi (VR).

Come arrivare al santuario di Madonna della Corona

Partiamo in auto da Vicenza e in circa un’ora di macchina siamo a Spiazzi, nel veronese. Il parcheggio auto, nei pressi del santuario, è gratuito ed è abbastanza capiente. Immaginiamo però, che nei momenti di alta stagione parcheggiare la macchina possa essere un vero problema quindi vi consigliamo la visita in un momento di bassa stagione in primavera o in autunno. Appena scendiamo dall’auto abbiamo l’impressione che ci sia davvero una grossa affluenza di turismo religioso qui; tutto intorno a noi si trovano hotel, ristoranti e bar pronti ad accogliere turisti e pellegrini.

Intraprendiamo senza troppe aspettative la strada in discesa che ci permette di arrivare al santuario e durante questo percorso di circa 20 minuti tutto ciò che vediamo ci stupisce e ci affascina. Scopriamo che il percorso non è altro che una via crucis in cui si vedono le statue iconiche dei dalla morte alla resurrezione di Cristo.

Madonna della corona

Un santuario incastonato nella roccia

Una volta giunti dinnanzi la gradinata che precede la facciata della chiesa rimaniamo davvero a bocca aperta. Madonna della Corona è proprio un santuario incastonato nella roccia e ci chiediamo come si possa aver costruito tale meraviglia. La sacralità del luogo nasce intorno al 1500 e dopo una prima ristrutturazione dell’edificio completata nel 1685, l’architetto Guido Tisatonel 1978 fu l’artefice dell’ultima demolizione e ricostruzione della chiesa così come appare oggi ai nostri occhi.

Quando visitare Madonna della Corona?

Il santuario Madonna della Corona è aperto tutto il tempo dell’anno dalla mattina alla sera e l’entrata nell’area è gratuita ma vietata agli amici a quattro zampe.

Dopo una sosta ed una visita all’interno della chiesa prendiamo coraggio per affrontare la strada di ritorno che ahimè è tutta in salita e, complice la nostra resistenza fisica da veri bradipi, torniamo verso il parcheggio con calma e un po’ di fatica. Risalendo troviamo un piccolo negozietto ambulante dove acquistiamo la nostra solita calamita da collezione e facciamo un bellissimo incontro con degli alpaca di un piccolo allevamento che permette ai visitatori anche una passeggiata con questi bellissimi e simpatici animali in un sentiero nei pressi del santuario.

Ti piacerebbe visitare questo luogo incantevole? Diccelo nei commenti!

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